martedì 30 giugno 2020

Recensione Il cavaliere d'inverno di Paulllina Simons



Salve a tutti, oggi vi parlo di una bellissima storia d'amore, di quelle che ti devastano il cuore e che difficilmente si dimenticano. Il libro in questione è Il cavaliere d'inverno di Paullina Simmons.


Copertina Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons
Titolo: Il cavaliere d'inverno Link Amazon
Titolo originale: The Bronze Horseman
Serie: The Bronze Horseman #1
Autore: Paullina Simons
Editore: Rizzoli 
Data Uscita: 21 maggio 2003
Pagine: 700
Genere: Narrativa straniera
Categoria: Romance storico 
Narrazione: Prima persona, pov della protagonista
Finale: cliffhanger



Sinossi
Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta subito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.



Recensione di Anna
Questo libro era nella lista di lettura da anni, non so bene perché ho aspettato tanto a iniziarlo, nonostante le varie recensioni super positive ho sempre avuto timore a leggerlo; un po' per l'ambientazione della storia, un po' per paura, perché immaginavo già la sofferenza che mi avrebbe causato questo libro.
Ci troviamo a Leningrado, dove il destino fa incontrare Alexander e Tatiana.
Lui è un soldato russo, lei una diciassettenne che abita con la sua numerosa famiglia nel quinto soviet. Tra loro è amore a prima vista: se dovessi parlare di un colpo di fulmine, racconterei  sicuramente di loro, perché non sono stati loro a scegliersi ma i loro cuori.
La loro è una storia tutta in salita, perché non solo incombe la seconda guerra mondiale, ma anche perché  la sorella di Tatia è innamorata di Alexander e lei, per non farla soffrire, rinuncia al suo amore per far sì che la sorella sia felice.
"Non tremerò né indietreggerò, non abbasserò la testa. Troverò il modo di alzare gli occhi, di non lasciare entrare niente. Eccetto te, Alexander."
Ogni volta che s'incontravano era come una boccata d'aria per entrambi perché dovevano  vivere di attimi rubati.
"L'emozione le opprimeva il petto e le impediva quasi di respirare. Beh, tanto non ne aveva bisogno: aveva respirato tutta la vita."
Questo libro ti trasmette cosi tante emozioni che non riesci ad esternare la loro forza.
Il coraggio non solo di Alexander, ma anche di Tatiana che per la sua famiglia affronta il freddo e le incursioni aeree dei nazisti.
Alexander dal canto suo cerca in tutti i modi di proteggerla, a volte anche suscitando qualche sospetto.
Per lui Tatiana è l'ordine. È materia finita in uno spazio infinito. 
Non manca proprio la sofferenza anzi, si può dire che gli avvenimenti che si susseguono in questa storia sono a dir poco catastrofici.
Ho amato tanto come si evolve la storia, e le descrizioni della Simons sono spettacolari. Ti sembra di girare per le vie di Leningrado con i protagonisti, di sentirne gli odori e i rumori.
"Se mi accadesse qualcosa, Tatia, non preoccuparti del mio corpo. La mia anima non si riunirà al corpo, né raggiungerà Dio. Volerà subito verso di te, a Lazarevo. Io non voglio stare tra gli eroi, né tra i principi, ma solo accanto alla regina del lago Ilmen."
(Come si fa a non amarlo?)
Le emozioni provate è vero che ti lasciano tanta sofferenza e malinconia, ma c'è un'emozione che aleggia nel cuore durante tutta la lettura di questo libro: " La speranza". 
Consiglio naturalmente la lettura, accompagnata da litri di camomilla e tanti ma tanti fazzoletti.

Voto: 9

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