giovedì 4 giugno 2020

Recensione Cenerentola di Charles Perrault



In questo afoso pomeriggio di giugno vi parlo di Cenerentola, la famosa fiaba nella versione scritta da Charles Perrault.

Titolo: Cenerentola Link Amazon
Autore: Charles Perrault
Editore: Fabio Ardizzone
Data Uscita: 01 aprile 2019
Pagine: 21
Genere:  Narrativa straniera
Categoria: favole/fiabe, racconti
Narrazione: Terza persona
Finale: conclusivo 

La fiaba di Cenerentola è narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo. Una delle versioni più note è quella di Charles Perrault pubblicata nel 1697. La traduzione dal francese è di Carlo Collodi, celebre autore di Pinocchio, presentata in versione integrale.

Copertina di Arthur Rackham. Illustrazioni di Blanche Fisher Wright.



Penso che tutti conoscano la fiaba di Cenerentola a grandi linee quindi non sto qui a spiegarvi la trama per filo per segno. Cercherò di mettere nero su bianco le mie impressioni.

Partiamo con il dire che non ho mai letto le fiabe in vita mia, mea culpa, da piccola non mi appassionavano i libri, però posso dirvi che ho visto tutti i cartoni d'animazione Disney. 
Per Cenerentola ho letto due versioni del libro una in cartaceo della Fabbri e l'altra in ebook. La seconda è stata molto più esaustiva della prima che ho trovato molto più sbrigativa.
Diciamo che tra la proiezione Disney e la fiaba cambia qualcosina: leggendo la versione della fiaba di Perrault sono rimasta costernata quando dice che per due volte Cenerentola è andata al ballo al castello  prima di perdere la scarpetta di cristallo. Poi le sorellastre sono antipatiche, cattive e crudeli come nel cartone ma nel libro sono anche di brutto aspetto. La matrigna viene descritta superba e appare veramente poco nella fiaba e questo mi dispiace un sacco. Mi sono sentita per certi versi defraudata perché, chi potevo odiare con tutto il cuore? 
Da questa fiaba si estrapola che se non si è gentili, altruisti, coraggiosi, se non si ha la nobiltà d'animo, se non si porge l'altra guancia solo con la bellezza esteriore non si va da nessuna parte. È vero, quella affascina le persone ma poi è il carattere a far capire di che pasta siamo fatti. 
Una fiaba da leggere a tutti i bambini e, perché no, non farebbe male leggerla anche da adulti per cercare di vivere la vita forse con più spensieratezza.

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